Ricordo della prof.ssa Giovanna Cerchiari
Il giorno 14 Ottobre è mancata la professoressa Giovanna Cerchiari, per lunghi anni docente di filosofia al Liceo Muratori.
Roberta Cavazzuti l'ha ricordata con queste parole al termine della cerimonia funebre:
"Vorrei dire due parole per ricordare Giovanna pensando, e spero non sia presunzione, di interpretare il pensiero delle sue colleghe e amiche e dei suoi allievi.
Giovanna quando l’ho conosciuta era una donna serena, che come tante di noi si divideva fra la famiglia e l’insegnamento e guardava senza troppe inquietudini al futuro. Ti veniva incontro col suo sorriso fiducioso e accogliente che solo gli ultimi anni così difficili avevano reso raro, senza però mai spegnerlo del tutto. Ti comunicava Il suo amore per la vita in mille modi: lo coglievi nel racconto delle lunghe nuotate nel mare di San Vincenzo o quando ti consigliava un film che aveva visto col marito, o quando ti raccomandava di non perdere una mostra o un concerto. Sapeva essere allegra e spiritosa, seria e profonda. Amava viaggiare, vedere e scoprire luoghi, da una chiesetta dell’Appennino ai grandi spazi dell’Australia, un viaggio straordinario e memorabile che ci raccontò al ritorno. Questo suo mondo in cui c’era uno spazio ampio per la curiosità e gli interessi, si era drammaticamente ristretto negli ultimi anni, ma senza che lei mai si lamentasse o si rifugiasse nel vittimismo: affrontava ogni peso di cui la vita la caricava giorno dopo giorno, con coraggio e dignità ritagliandosi piccolissimi spazi vitali di sopravvivenza: allora si concedeva un caffè insieme a me a Bologna, un giro in centro, un pranzo rapido mai abbastanza lungo per tutto quello che volevamo dirci. E su questo binomio coraggio dignità vorrei insistere, perché Giovanna aveva una forza d’animo che non sospettavi nel suo porsi in modo così discreto, senza protagonismi, nella scelta di restare dietro le quinte. Certo, talora la prendeva un moto di ribellione, quello che sempre ci coglie dinanzi alla sventura, ma poi subentrava l’accettazione e allora ci siamo dette tante volte: “A chi la tocca la tocca”.
Ma se questa era la donna e l’amica, non posso certo tacere il ritratto dell’insegnante; all’insegnamento Giovanna si è dedicata con passione e profondo senso del dovere, ma soprattutto con una costante attenzione agli studenti e con una acuta sensibilità che la guidava senza incertezze nel cogliere le caratteristiche di ciascuno. I suoi giudizi erano sempre equilibrati, sempre rispettosi dei tempi, diversi per ogni studente, dell’apprendimento; e se provava ad aiutare i più deboli senza caricarli di pretese eccessive, era anche attenta a ridimensionare i più bravi e a ricondurli ai loro limiti perché non insuperbissero. Le sue osservazioni in sede di scrutinio, pur mai imposte o pronunciate con tono apodittico si rivelavano spesso preziose, mettevano in luce aspetti che non avevamo considerato e volentieri le accoglievamo. Per tutto questo i suoi allievi la amavano, come prova la loro presenza qui e i molti messaggi di cordoglio che fanno arrivare in vari modi alla famiglia. Quanto a me consentitemi solo di dire che ho perduto una sorella, più di una sorella, una amica carissima che molto mi mancherà e questo addio va ad aggiungersi ai tanti a colleghi e amici con cui ho condiviso il condivisibile; ma nel cuore nessuna croce manca e ora un’altra vi si è aggiunta."