Finalità

Finalità e profili formativi

 1. Le parole sono le cose

Le cose hanno bisogno delle parole per essere dette, per significare qualcosa. Le cose non sempre trovano le giuste parole, se non c’è chi sappia selezionarle, combinarle nel modo opportuno e pertinente. La disciplina della parola è la disciplina delle cose. Chi impara il rigore del linguaggio, apprenderà a dare spessore a qualunque forma di linguaggio dovrà praticare nella propria vita così come nella propria carriera professionale.

La nostra scuola da sempre incoraggia a riflettere sulle parole, perché nel loro impiego quotidiano i nostri studenti siano consapevoli e, imparando a dare valore alle parole, imparino a dare valore alle cose di cui si occupano oggi e di cui si occuperanno domani.

 2. Per una formazione umanistica in senso moderno

I ragazzi e le ragazze sono al centro del nostro progetto educativo. Da quelle ragazze e da quei ragazzi verranno, con gli anni e le esperienze di vita, le donne e gli uomini del futuro.

Noi, come scuola, lavoriamo con i ragazzi, quei ragazzi cui si propongono e con cui si sperimentano metodologie di studio, sistemi di approccio alla realtà propri tanto della cultura umanistica che di quella scientifica.

Noi come scuola crediamo ad una formazione capace di dare gli strumenti per la costruzione del proprio sé come persona, quella persona che sarà il lavoratore e il cittadino di domani, crediamo insomma ad un progetto formativo e culturale di ampio respiro per entrare nel mondo e ancor più per stare nel mondo, ma con consapevolezza

 3.Valore aggiunto

Il nostro percorso formativo non si arresta alla creazione di un profilo immediatamente professionalizzante.

Il nostro valore aggiunto sta nell’adoperasi per la formazione, prima ancora che di lavoratori e professionisti, di persone consapevoli di appartenere ad una comunità, ad una città.

Noi crediamo che alla nostra scuola la città di Modena potrà attingere capitale umano consapevole della indispensabile modernità della cultura classica, ma anche giovani pronti ad affrontare la pratica delle lingue moderne ricchi di memoria e di consapevolezza del passato oltre che del presente.

Noi crediamo che da queste aule potranno venire professionisti capaci di riversare il sapere linguistico, storico, filosofico, scientifico, letterario, che qui in varie forme viene proposto, in un approccio al mondo del lavoro ‘umano’, ossia incentrato sull’uomo, come destinatario dell’agire lavorativo, e dell’uomo, inteso come protagonista, nella sua comunità di appartenenza.

4. Competenze comuni in uscita a tutto il liceo:

- padroneggiare la lingua italiana in contesti comunicativi diversi, utilizzando registri linguistici adeguati alla situazione;

- comunicare in una lingua straniera almeno a livello B2 (QCER);

- elaborare testi, scritti e orali, di varia tipologia in riferimento all'attività svolta;

- identificare problemi e argomentare le proprie tesi, valutando criticamente i diversi punti di vista e individuando possibili soluzioni;

- riconoscere gli aspetti fondamentali della cultura e tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa, italiana ed europea, e saperli confrontare con altre tradizioni e culture;

- agire conoscendo i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all'Europa oltre che all'Italia, e secondo i diritti e i doveri dell'essere cittadini.