Parole per noi
L'iniziativa, ideata dal Centro Studi “La permanenza del Classico, diretto da Ivano Dionigi, e coordinata dallo stesso Dionigi e da Federico Condello, vede il coinvolgimento di artisti come Marco Baliani, Sonia Bergamasco, Anna Bonaiuto, Elena Bucci, Monica Guerritore, Sandro Lombardi, Laura Marinoni, Ermanna Montanari, Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Elisabetta Pozzi, Stefano Randisi, Giulio Scarpati, Toni Servillo, Marco Sgrosso, Enzo Vetrano.
Il calendario delle letture sarà inaugurato da Toni Servillo domenica 29 marzo.
"L’Università -afferma il Rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini- ha un compito in più oltre quello di rafforzare il senso di comunità dentro quest’arena virtuale. A noi viene chiesto di cercare di colmare il senso di vuoto, di spaesamento nel ritrovarci in questo isolamento forzato. Dobbiamo farlo mettendo a disposizione le nostre risorse, i nostri saperi. Questo è lo spirito che ha animato il prof. Ivano Dionigi, i docenti e ricercatori del Centro Studi la Permanenza del Classico. Con la loro iniziativa hanno pensato di chiamare a raccolta alcuni dei più affezionati che negli ultimi 18 anni sono stati ospiti delle le serate in Santa Lucia proponendo di leggere alcuni brani. Momenti di riflessione, consegnati alle parole e ai volti di questi amici dell’Alma Mater per affidare alla parola una pausa di meditazione che attraverso i testi del passato proiettati al futuro. «I classici allungano la vita» diceva Umberto Eco. Questo è vero oggi a maggior ragione. Ma se riflettiamo sarà ancora più vero allorquando, una volta usciti da questa situazione, dovremo trovare i riferimenti su cui reimpostare le nostre esistenze”.
“Come risvegliati all’improvviso in un mondo sconosciuto, - spiega il prof. Ivano Dionigi Direttore del Centro Studi «La permanenza del classico» - ci sentiamo smarriti e impotenti, con un grande bisogno di capire cosa sta accadendo attorno a noi e dentro di noi. A fronte delle nostre parole, che rischiano di suonare inadeguate, abbiamo pensato di ricorrere ancora una volta alle parole di coloro - i classici - che hanno scritto per noi e di noi. Anche se loro risposte ci appaiono superate, le loro domande rimangono intatte, attuali, urgenti: silenzio e ascolto, cura e amicizia, lontananza e prossimità, vita e limite, cadute e speranza.