In ricordo del Preside Davide Chiappelli

Il nostro liceo piange la scomparsa del Preside Davide Chiappelli, che ha dedicato tutta la sua vita professionale all’interno delle scuole modenesi, prevalentemente del primo ciclo. Per tre anni è stato anche dirigente del nostro liceo classico San Carlo.
Un educatore di altissimo spessore pedagogico e un mentore per tanti colleghi e studenti. La sua leadership è stata caratterizzata da una visione inclusiva e da una profonda umanità, lasciando un segno indelebile nel mondo della scuola del nostro territorio. 
Il suo esempio e la sua eredità vivranno sempre nella nostra comunità scolastica.
Ricordi dei docenti negli anni in cui fu Preside del Liceo San Carlo
Una delle prime cose che ricordo di lui: appena arrivato a dirigere un liceo, provenendo dall’esperienza nella scuola primaria, partecipava come uditore alle riunioni del dipartimento di latino e greco perché, disse, voleva conoscerci e capire il nostro lavoro. Era sinceramente affascinato dalle nostre discipline: un giorno mi disse che mi invidiava perché io andavo in classe a leggere Platone mentre lui stava in ufficio a occuparsi di bilancio.
Del Preside Chiappelli ricordo la passione e l'impegno del suo essere 'un uomo di scuola', curioso e attento. La ricerca-azione era per lui la linfa della didattica. Tra i momenti più belli di quegli anni ci sono gli incontri con i colleghi per sperimentare e innovare nelle discipline. Correva sempre avanti, realmente e metaforicamente.
Io ricordo che ci aveva introdotto al Cooperative Learning e avevamo sperimentato nelle nostre classi questo metodo nelle diverse discipline.
Del Preside Chiappelli ricordo la sua sincera voglia di calarsi nella realtà scolastica del liceo, il fascino che esercitavano su di lui le discipline come la filosofia e la letteratura, l'umanità e l'autenticità nel rapporto interpersonale. Significativa anche l'elaborazione con lui del patto formativo scuola famiglia.
Di lui ricordo la sua sincera attenzione nei riguardi di noi docenti; non dimenticherò mai i suoi primi collegi, l'entusiasmo che metteva nell'affrontare questioni didattiche! Era molto presente anche nelle riunioni di dipartimento.
Una bellissima persona . Ci conoscevamo da quando eravamo ragazzi.
Mi dispiace moltissimo.
Una persona veramente amabile, leale, attenta a tutto ciò che riguardava la scuola in primis agli studenti e ai docenti.
Io ricordo quando fummo nominati nella stessa commissione per gli esami di Stato. Per lui era la prima volta, scherzava perché diceva che lo stavo tenendo a battesimo e con umiltà mi chiedeva informazioni sulle procedure che però lui aveva già studiato attentamente.
Ascoltò i temi di italiano di tutti i ragazzi commentando e dando il suo parere, ma senza far prevaricare il suo giudizio fidandosi molto dei commissari.
Disse che per lui era stata un'esperienza illuminante.