Ricordo di Anna Maria Carpi Gozzi
Ricordiamo la prof.ssa Anna Maria Carpi Gozzi, già docente di Lingua e cultura Francese presso il Liceo Muratori, presidente di Acif - Associazione culturale italo-francese, mancata il giorno 29/4/2025.
Il nome di Anna Maria Gozzi (le professoresse erano ancora indicate col cognome del marito, il suo era Carpi) agli studenti che frequentano il liceo oggi, certo non dice nulla, come credo alle colleghe giovani che sono subentrate a noi per evidenti ragioni anagrafiche. Ma per chi ebbe il privilegio di insegnare con lei negli anni Ottanta del secolo scorso o la fortuna di averla come docente di francese sui banchi di scuola quel nome è ricco di risonanze affettive e culturali, oltre che di memorie personali.
Di Anna Maria desidero sottolineare in primo luogo il suo autentico amore per l’insegnamento e per la materia che ne era l’ oggetto : la letteratura francese, che conosceva a fondo e che trasmetteva agli studenti con passione e sensibilità mai disgiunte, peraltro, dal rigoroso rispetto della lingua. Averla collega nello stesso consiglio di classe voleva dire necessariamente condividere un progetto comune: didattico e culturale, e al tempo stesso di attenzione discreta ma assidua verso gli studenti. E questa sentita, vorrei dire spontanea condivisione generava subito un sentimento forte di amicizia, creando un legame che si presentava identico al di là del succedersi delle classi, anche quando una di esse si licenziava e una nuova subentrava.
Ma di Anna Maria voglio ricordare qui anche un’altra impronta che ha lasciato, forte, nella storia del Muratori: lo studio accurato e il preciso lavoro progettuale da lei profusi, insieme con un gruppo ristretto di colleghi, per presentare una proposta di sperimentazione classico- linguistica, che fu poi approvata nel febbraio 1982 e già posta in atto dall’anno scolastico 1982-83: quello che allora si chiamava “LO SPERIMENTALE” e che destò al suo apparire un notevole interesse in città. Il progetto, che conservava una forte matrice classica pur introducendo ben tre lingue straniere, rispondeva all’esigenza di far entrare nel glorioso liceo Muratori anche ciò che di nuovo chiedevano i tempi mutati. Anna Maria ci credeva e si spese con tutte le risorse della sua intelligenza e della sua cultura per corroborare e dare spessore al progetto, fra l’altro organizzando i complessi gemellaggi con classi di scuole francesi, attenta a ogni dettaglio. Io arrivai al Muratori nel 1983, felice di ritornare al liceo frequentato da scolara, animata dall’entusiasmo del neofita, a cui la collega più esperta non mancava talora di riserbare qualche garbata ironia che ora ricordo con tenerezza; perché, come accade spesso alle persone intelligenti, Anna Maria era dotata di una sorridente capacità ironica. Fu allora che nacque, protraendosi poi nel tempo, il nostro rapporto intessuto di affetto, stima e rispetto di cui serbo preziosa memoria e oggi, nel momento dell’addio, intensa commozione.
Roberta Cavazzuti
Ricordo la professoressa Anna Maria Carpi Gozzi con affetto, con gratitudine e con un certo timore reverenziale. La professoressa Gozzi ci insegnò, in 5 ginnasio, la lingua e la cultura francese con passione, competenza e dedizione. Nonostante si sia trattato di un solo anno, il suo impatto sulla mia personale formazione e sul mio amore per la lingua e cultura francese è stato profondo.
Con la sua didattica innovativa e avanzata per l'epoca, ci faceva, ad esempio, tradurre articoli, a nostra scelta, dai più importanti quotidiani francesi. Ci motivava a raggiungere sempre nuovi livelli di comprensione e apprezzamento di quella lingua e cultura francese che tanto amava. La sua passione era contagiosa e ispirava noi studenti a studiare e a gustare ulteriormente la bellezza della lingua e della cultura francese.
Ricordo poi il suo stile nel vestirsi, così personale, quando la guardavo, lei in cattedra, dal mio banco in fondo alla nostra aula, osservatorio di alunna. Vestiva in modo molto chic e assolutamente francese: prediligeva outfit con tailleur colorati e accessori in tinta, tutto sempre molto curato e completato da orecchini e foulard; il volto pallido in cui risaltavano i suoi occhi vivi contrastava con i rossetti vivaci che solitamente metteva.
L'aspetto esteriore e le sue scelte di stile erano in realtà un riflesso della sua personalità estremamente dinamica.
Ringrazio davvero di cuore la professoressa Gozzi per avermi ispirato nel mio percorso di studi universitari prima e come docente poi, e, soprattutto, per avere contribuito a trasmettermi l'amore per la lingua e la cultura francese che oggi io stessa condivido con i miei studenti, nella importantissima e bellissima linea formativa maestro/discepolo, discepolo/ maestro.
Buon viaggio nell'infinito, in compagnia degli autori che entrambe abbiamo amato ed amiamo e che noi insegnanti cerchiamo di trasmettere ai nostri studenti, cara professoressa Gozzi!
Maria Paola Fregni
Mi dispiace molto sentire della dipartita della prof.ssa Gozzi, che ricordo come un'insegnante molto competente, attenta ed equilibrata.
Giuseppe Ferrari